Europee. Lo spostamento e l'entusiasmo del vivere
Grazie al lavoro sul volantino per le Europee ho potuto riguardare e approfondire la mia esperienza. Da qualche anno lavoro nell’azienda di famiglia, che ha da poco affrontato una serissima crisi. Nel 2017, anche a causa di alcune vicende personali difficili che si sono sovrapposte, ha quasi rischiato di chiudere. Il lavoro è impegnativo, sia per il periodo che il settore attraversa, sia per la difficoltà dei rapporti, soprattutto quelli familiari.
Tutto questo mi porta spesso a chiedermi se valga la pena andare avanti, e se, rispetto ad una “distanza di ideali” con chi mi circonda, ci sia o meno una possibilità vera di costruire e di dare io stessa un contributo.
Nonostante la tentazione di rispondere “no” a queste domande, c’è in me qualcosa che mi impedisce di dire che questo non sia “buono” per me. Proprio in questa coscienza, quando do questo giudizio e non la riduco alla mia apparenza, il mio sguardo cambia: mi apro e divento protagonista nella soluzione dei problemi. E perfino il lavoro impegnativo diventa entusiasmante.
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È uno spostamento che vedo accadere in me, una positività dello sguardo che mi permette di restare e di dire di sì quando tutto sembra essere “contro”, e si innesca solo nell’incontro con una vita, come è descritto nel volantino. Una vita in cui sono immersa e che mi provoca e mi sollecita, proprio come per questa circostanza delle Elezioni Europee, e che mi fa guardare ogni particolare della realtà come l’occasione per vivere un lavoro entusiasmante, perché quello che desidero di più è un gusto nel vivere”.
Laura, Bari
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